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Prima di inviare le comunicazioni è necessario avere una panoramica dei contatti in possesso e soprattutto delle informazioni su di essi. Infatti, non tutti dovranno ricevere le stesse comunicazioni, ma è importante saper segmentare e, dunque, dividere per categorie l’audience per permettere loro di ricevere solamente le comunicazioni a cui sono davvero interessati.

I primi passi

Prima di segmentare l’audience è fondamentale organizzare i dati in nostro possesso, considerandone la qualità e la quantità e la tipologia di informazioni che si hanno in merito. Inoltre, è necessario verificare lo stato di attività dei contatti, accertandosi che siano attuali e corretti, prima di procedere con lo step successivo.

Una volta analizzate le informazioni, si può passare alla vera e propria strategia di segmentazione, basandosi sull’individuazione dei profili dei clienti ai quali ci si vuole rivolgere e valutando la strategia migliore da adottare, profilando i potenziali clienti.

Dividere la lista dei contatti è importante per poter ottenere dei risultati soddisfacenti: ogni contatto ha interessi precisi e potrebbe non essere interessato a tutte le tipologie di comunicazione che condividiamo. Per questo motivo avere una panoramica iniziale dei contatti prima di partire con le comunicazioni risulta efficace ed è fondamentale dividere l’audience secondo le esigenze.

La segmentazione permette di dividere i contatti in base a vari fattori, come comportamenti d’acquisto, interessi, area geografica e molti altri.

Le tipologie di segmentazione

Le macrocategorie di segmentazione possono essere riassunte in:

  • Demografica: suddivisione basata su dati demografici come età, sesso, livello di istruzione, occupazione e fatturato (per B2B);
  • Geografica: suddivisione che considera la localizzazione del destinatario in base, ad esempio, alla città, regione, nazione, lingua, mercato e clima;
  • Psicografica: suddivisione basata su un metodo qualitativo che permette di descrivere i consumatori sulla base, ad esempio, di valori, personalità, interessi, stili di vita e abitudini;
  • Comportamentale: suddivisione che avviene osservando i consumatori in base, ad esempio, a frequenza d’acquisto, livello di engagement e fidelizzazione.

Le segmentazioni possono essere infinite e ognuna può racchiuderne molte altre. È importante tenere a mente che tutte le suddivisioni possono essere incrociate per poter avere un target più preciso.

Dunque, una volta ottenute le segmentazioni si possono creare delle liste in cui riunire le persone che hanno caratteristiche comuni. Questi gruppi omogenei riceveranno la stessa comunicazione, creata ad hoc per loro oppure in target con i loro interessi.

In termini di profilazione e segmentazione, SMoooS offre diverse opportunità: ad esempio, consente di caricare liste e campi di profilazione che possono segmentare le liste creando illimitate liste virtuali a cui indirizzare i contenuti. La lista virtuale permette di filtrate la lista reale non solo in base ai campi di profilazione, ma anche in base al comportamento del destinatario.
Oltre a ciò, è anche possibile richiamare il contenuto dei campi di profilazione, grazie ai campi dinamici, per personalizzare il contenuto creato.

Le strategie di segmentazione

È utile, dunque, individuare delle strategie che possano aiutare l’azienda ad aumentare le conversioni e a portare degli ottimi risultati.

Segmentare l’audience in base alle scelte compiute da loro in precedenza favorisce un’interazione maggiore, proprio perché gli utenti andrebbero ad aprire e leggere le comunicazioni perché veramente interessati.

Capire il comportamento dell’utente può essere una soluzione interessante: infatti, comprendere il modo con cui le persone interagiscono con le comunicazioni, può essere uno spunto per la strategia, così come valutare da quanto tempo un utente non acquista un prodotto. Queste azioni permettono la profilazione di un utente, oltre che a studiare quante e quali liste costruire in base ai comportamenti più frequenti. Gli acquisti, infatti, sono delle prove di interesse nei confronti dei prodotti o servizi offerti dalla nostra azienda. In base a queste scelte, si possono suddividere in liste come:

  • Utenti con una spesa totale elevata: queste persone potrebbero ricevere email con offerte dedicate e sconti, rispetto alle persone che non aprono frequentemente le comunicazioni. Questo favorisce la fidelizzazione e un engagement elevato;
  • Utenti che hanno appena effettuato un acquisto: queste persone potrebbero ricevere email che incoraggiano ad un acquisto correlato al prodotto appena comprato. L’ultimo acquisto potrebbe essere anche il pretesto per inviare delle richieste di feedback per migliorare la qualità del prodotto e il servizio offerto, ma anche per acquisire dati aggiuntivi dagli utenti, come numero di telefono e altre preferenze.

Osservare e monitorare i target individuati, analizzare il customer journey e il rapporto con il business sono, dunque, aspetti fondamentali nella costruzione di una strategia di email marketing. Segmentare l’audience, quindi, aiuta ad avere una performance migliore e a ottenere dei risultati soddisfacenti, sottolineando ancora una volta l’importanza dell’email marketing.